Tre prime assolute con musiche di compositori contemporanei, un disegno luci interattivo e una partitura che coinvolge estemporaneamente sia musicisti professionisti che organici dilettantistici e bambini, sono il frutto di una collaborazione italo-brasiliana tra il collettivo romano Laboratorio Creativo Permanente, diretto da Daniele Del Monaco, il gruppo di autori e interpreti brasiliani Diaspora e il compositore Armando Lôbo.
Musica e immagini proiettate evocano i luoghi desiderati, e le fantasie di evasione che si sviluppano ai confini della selva urbana, fra le ceneri del postmoderno.
Nello spettacolo sono messi a confronto immaginari e visioni del moderno che trovano un comune sbocco nella dimensione rituale e magica di una festa che celebra la diversità.
Si mescolano elementi stilistici, apparentemente distanti nello spazio e nel tempo, ma che hanno in comune la ricerca utopica di un rifugio, in quel territorio sconfinato che va dall’atarassia e catarsi collettiva ricercata nella musica di Del Monaco, la magia degli automi voluta da Antheil e Leger nel Balletto Meccanico di Økapi, fino al desiderio di evasione in un sofisticato e ironico mondo rurale di Lôbo.
Nonostante il largo impiego di apparecchiature elettroniche (o elettromeccaniche, come per la sperimentazione di automi elettromeccanici comandati dai musicisti) la dimensione di questa nuova produzione LCP -in cui non mancano elementi di imprevedibilità- è tutta vocata alla ricerca estemporanea dell’interplay tra musicisti e pubblico.
Un concerto rituale all’insegna della trasversalità, in cui si mescolano generazioni, livelli, percorsi e tradizioni.
ENSEMBLE LCP
Daniele Del Monaco
organo e concertazione
Luca Bloise, Fabio Cuozzo,Josè Mobilia, Giulia Mazzilli
percussioni
Gianluca Saporito live video
Mauro Iacovella regia del suono
Live video mapping e dispositivi elettronici a cura di LCP
musiche di
Daniele Del Monaco, Armando Lôbo, Økapi
